Comitato Genitori/Insegnanti – Scuola Tacito-Guareschi

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Fra le tante geniali idee del ministro, mancava solo questa: leggete tutto l’articolo QUI

Riportiamo parti di un articolo molto completo sulle conseguenze della “riforma” Gelmini, pubblicato su Repubblica.

Tagli, classi in meno, disagi e carenze il primo bilancio della riforma Gelmini

Piccoli smistati tra le classi, disabili col sostegno dimezzato e ragazzini in giro per la scuola con la sedia tra le mani alla ricerca di un insegnante che li ospiti. […] studenti lasciati da soli per mancanza di docenti disponibili e presidi alla disperata ricerca di prof da mandare in classe. […] taglio di 133 mila posti (87.500 cattedre e 42.700 amministrativi, tecnici e ausiliari) e 8 miliardi di euro nella scuola pubblica. La scuola primaria, con l’introduzione del “maestro unico prevalente”, ha pagato il prezzo più alto. […] Gli effetti. Per comprendere la dimensione e gli effetti dei tagli è sufficiente citare alcuni numeri a qualche circostanza. Sette mila alunni in più, nel 2009/2010, hanno trovato posto in 1.684 classi in meno. Inoltre, l’abolizione del modulo di tre insegnanti su due classi e delle compresenze ha fruttato, al momento, 12.426 posti in meno dello scorso anno. […] La scuola media. Alla scuola media il copione si ripete […] contrariamente a quello che è avvenuto alla scuola primaria, sono diminuite anche le classi a tempo prolungato: meno 1.675 classi in tutto. A farne le spese sono stati i prof. Le cattedre sparite sono oltre 18 mila e, senza più ore a disposizione per le supplenze, ogni giorno coprire tutte le classi per tutte le ore è un autentico rompicapo. […] Il sostegno. Altra nota dolente riguarda il sostegno. […] Quest’anno, frequentano le classi italiane 5.399 portatori di handicap in più ma i docenti specializzati sono diminuiti di 422 unità. […] [Leggi tutto l’articolo]

Viviamo un periodo in cui quando ti mollano una coltellata la chiamano “riforma epocale”. Invece penso che sia più giusto chiamare le cose col loro nome.

Ma andiamo, come sempre, con ordine.

La nota stonata

Il MIUR (Ministero dell’Istruzione) ha emesso una nota datata 14 dicembre 2009 ma giunta nelle scuole il 22 dicembre 2009, con cui ha fornito alle scuole le istruzioni per fare il bilancio annuale 2010 assegnando loro una dotazione finanziaria insulsa e invitandole ad arrangiarsi alla bene e meglio, anche predisponendo i bilanci senza rispettare le regole di contabilità vigenti. È il caso ad esempio dei residui attivi che si suggerisce di considerare come“disponibilità da programmare”.

Cosa vuol dire questo? Semplice.

Il Ministero della Gelmini, a causa dei tagli (spalmati in tre anni) e di assurdi ritardi,  non sta mandando i soldi che spettano alle scuole per pagare i servizi (per esempio le pulizie) obbligatori. Le scuole stanno anticipando ma hanno finito i soldi. Non solo: esce questa nota del MIUR che suggerisce, pur non potendolo fare, ai dirigenti scolastici di usare l’avanzo di cassa per sostenere le spese routinarie, per esempio per pagare le supplenze. Ora, il taglio delle compresenze e i tagli al personale docente e ATA stanno facendo in modo che non ci siano docenti della scuola che possano fare le supplenze. Ma in questo modo per avere una supplenza la devi pagare o non la fai.

Un dirigente scolastico può fare solo tre cose per “mettere una pezza”:

  1. non fare le supplenze e spargere i ragazzini in altre classi, quando manca un professore
  2. ridurre l’offerta formativa (tagliare attività) per pagare le supplenze e le pulizie
  3. chiedere i soldi ai genitori

A causa dei tagli del governo, si stanno verificando le 3 cose contemporaneamente.

Quando mancano i professori, quasi sempre i bambini vanno in altre classi, riducendo l’efficacia dell’insegnamento per gli ospitanti e facendo perdere tempo agli ospiti. L’offerta formativa, un tempo bella e qualificata e soprattutto … promessa, sta sparendo. Avevamo scelto una alternativa alla religione, per esempio, che sembrava molto bella. Non la stiamo avendo perché la scuola non se la può permettere. Siccome il bilancio delle scuole è sempre più tagliato … i soldi devono uscire o la scuola collassare. E così arriviamo al …

… Contributo Volontario

Cos’è il contributo volontario? La legge (n. 40 del 2 aprile 2007) lo definisce “EROGAZIONE LIBERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E L’EDILIZIA SCOLASTICA” … e, udite udite, è anche detraibile. [approfondimento]

Per definizione, però, è qualcosa di aggiuntivo. Serve ad ampliare e non a sopperire. Anche perché è volontario e, quindi, per definizione non garantito.

Quello che sta succedendo adesso è che sempre più il nostro contributo volontario sta diventando obbligatorio. Se adesso contribuisce per un x%, domani, se vorremo che i nostri figli non vadano in una scuola da ghetto, dovrà salire e salire e salire. Ce lo stanno già chiedendo. Continueremo a chiamarlo “volontario” per non mettere nei guai i nostri dirigenti scolastici, ma sapremo che è obbligatorio. Sapremo cioè che per amore dei nostri figli, ci stanno facendo a pezzi!

La beffa

Tutto questo mentre il governo continua a dare i nostri sudati soldi delle tasse, tolti dalla scuola pubblica, alle scuole paritarie (vi consiglio questa puntata di Presa Diretta). Il meccanismo dei soldi alle scuole paritarie è perverso. Non sono migliori delle nostre migliori scuole pubbliche. Le scuole pubbliche hanno obblighi che le paritarie non hanno. Le loro rette sono molto alte, quindi non sono per tutti. Il contributo statale per le paritarie infatti scatta per per soglie di reddito più alte. Riassumendo: se hai già i soldi per mandare tuo figlio a una privata, ti do anche il contributo pagato coi soldi di coloro che non possono permettersi fra un po’ nemmeno quella pubblica.

Come dicevamo, perverso.

Conclusioni

Chiamiamo quindi le cose col loro nome. Quando qualcuno ti ruba dei soldi, quello si chiama furto. Quando lo stato non ti fornisce quello per cui paghi, quello si chiama furto di stato. Quando i soldi per giunta ti sono rubati dallo stato per darli a chi già li ha, quello si chiama furto di stato con beffa.

Cosa si può fare?

Ci siamo stufati di chi dice che “tanto è tutto inutile”. Se la pensate così cambiate paese. E anche dei dirigenti scolastici che pensano che più di tanto non si può fare.

I Dirigenti Scolastici, di questi tempi, non dovrebbero rassicurare nessuno. Dovrebbero dire chiaramente queste cose. Fare assemblee aperte a tutti in cui rendere il bilancio della Scuola … totalmente partecipato, condiviso con tutti i genitori e avere il coraggio di dire che ci avviamo verso una scuola che per essere appena decente (quanti di noi portano detersivi e carta, fanno fotocopie o altro?) sarà per noi dell’obbligo ma a pagamento. Dovrebbero chiarire ai genitori le conseguenze dei tagli. Documentarsi, per esempio sui siti dei sindacati, sui siti delle reti di scuole (come ReteScuole) e accodarsi a chi sta reagendo in modo più forte.

Comunque in Italia le iniziative si moltiplicano e vanno dal rifiuto di approvare bilanci in queste condizioni, alle occupazioni. Un riassunto è qui, sul sito della FLC.

Chiudiamo con alcuni appuntamenti (altri seguiranno a breve):

Assemblea Cittadina, Comitato Insegnanti e Ata Precari di Roma: mercoledì 24 febbraio 2010 ore 16-19

Occupazione del 49° Circolo Didattico “Principe di Piemonte” di Roma si svolgerà nei giorni 23–24-25 febbraio 2010


«i bambini non vivono in un "mini-mondo", ovvero stanza dei giocattoli, ma nello stesso mondo degli adulti ... e il mondo degli adulti il bambino lo vede e lo giudica»

MANIFESTA!!

La scuola è il futuro della memoria

25 APRILE 2010
Parco Giordano Sangalli (Largo R. Petazzoni), Roma la locandina

17 APRILE 2010 ALLE ORE 15.00: MANIFESTAZIONE CITTADINA CON CORTEO S-CONCERTO

Clikka sull'immagine per scaricare il Volantino
Sabato 4 Aprile 2009: Manifestazione Nazionale CGIL

28 MARZO Manifestazione nazionale sindacati unitari di base, ore 15,00 Piazza della Repubblica, Roma

SABATO 21 MARZO: PORTIAMO AL MINISTERO I RISULTATI DELLA CAMPAGNA ISCRIZIONI ALLA SCUOLA PUBBLICA DI QUALITA’

18 marzo 2009: sciopero FLC di tutti i settori della conoscenza

www.foruminsegnanti.it

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